Il Sale e la Saliera

Benvenuto Cellini, Saliera in oro e smalti,1539-1543  Vienna

Nell’Antichità la saliera era fatta di materiale prezioso per il grande rispetto che si tributava al sale. Nel Medioevo e nel Rinascimento sulla tavola dei principi diventa oggetto monumentale. 

Il sale godeva di un largo impiego alimentare poichè non serviva solamente a insaporire le vivande, ma anche a conservare carni e verdure. Pertanto la saliera era spesso d’argento anche sul desco più umile .Presso le tavole gentilizie le saliere potevano essere d’oro e spesso in numero di due : una prima monumentale alla destra del padrone di casa e una seconda più piccola all’ atra estremità della tavola.

Vero e proprio pezzo di oreficeria, la saliera monumentale,  era un ornamento oltre che un contenitore della preziosa sostanza. Spesso,  a ricordare la sua origine marina, essa aveva la forma di una conchiglia, o nel Rinascimento, essa era costituita da una vera e propria conchiglia, il nautilus, opportunamente montata su un piede d’argento dorato.

Il timore di avvelenamento(il sale poteva essere sostituito con arsenico) è all’origine delle saliere chiuse a navicella o a cofanetto. Dal XVII secolo, la saliera monumentale, contenitore ornamentale, tenderà a sparire sostituita da articolati centrotavola decorativi ma non sempre realizzati in materiale prezioso. Presso i romani il salinum era, insieme alla patera, uno strumento rituale  necessario al culto domestico e pertanto consacrato ai Lari, le divinità protettrici della casa.

Al sale, cui la saliera rimanda esplicitamente, l’esegesi biblica attribuisce il significato di intelligenza illuminata dallo spirito, sapienza e discrezione poichè l’eccesso rovina i sapori. Dal momento che il sale protegge il cibo dalla decomposizione è indicato anche come protezione contro il male, mentre il suo prezioso contenitore ha il compito di proteggerlo dalla dispersione.

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