
Con la caduta del regno islamico di Granada, nel 1492, l’Andalusia è caratterizzata da un’intensa opera di cristianizzazione, anche attraverso l’Arte.
Nei non lunghi soggiorni spagnoli dell’ Imperatore , la residenza preferita da Carlo V era l’Alcazar di Toledo ; tuttavia, molte delle principali architetture del Cinquecento si concentrano nell’Andalusia, caratterizzata da un’immensa opera di cristianizzazione e di rinnovamento dell’architettura. Nasce lo stile chiamato “plateresco” con decorazioni ispirate all’argenteria .
Nel cuore dei più prestigiosi monumenti arabi , simboli meravigliosi del regno islamico di Granada, vengono costruiti edifici tardogotici o di forme rinascimentali classicheggianti :a Granada l’antica capitale ,viene costruita accanto alla Cappellia Real dei “re cattolici” Ferdinando e Isabella un’imponente cattedrale , mentre a ridosso dell’Alharma sorge un grande palazzo residenziale per Carlo V, caratterizzato dal patio circolare a loggiato. A Siviglia si completa con imponenti arredi la grande cattedrale che ospita il matrimonio imperiale Carlo V ed Isabella del Portogallo (1526), utilizzando un minareto per campanile, mentre nel reticolo viario della città araba ed ebraica sorgono eleganti palazzi: nell’Alcazar viene realizzato un’appartamento con cappella per Carlo V. A Cordova, l’antica moschea , meraviglia assoluta dell’architettura sacra mussulmana, viene ” profanata” con lo sgradevole inserimento di un mediocre corpo di fabbrica cristiano nel cuore delle fitte navatelle.