
Piccolo animale dal candido manto, è simbolo di purezza e castità. Si dice dice che l’ermellino preferisca morire piuttosto che macchiarsi il suo candido manto.
Raffigurato nei ritratti femminili ,l’ ermellino allude alla casta virtù della donna che lo tiene in grembo. Quale simbolo di purezza può essere rappresentato nel carro trionfale della Castità .Per il medesimo motivo l’animale può apparire come attributo della Madonna e delle sante vergini che talvolta indossano mantelli foderati della sua pelliccia.
Il piccolo animale possiede la peculiarità di colore; nella stagione estiva infatti il suo manto è marrone, mentre d’inverno diviene tutto bianco ad esclusione della coda che rimane scura. In ciò alcuni hanno voluto vedere la prefigurazione della resurrezione, supportando tale spiegazione con quanto affermato in un passo della Prima Lettera ai Corinzi: ” Non tutti, certo, moriremo, ma saremo trasformati, in un istante, in un batter d’occhio , al suono dell’ultima tromba: suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati” .
Nella tipologia iconografica dei cinque sensi l’ermellino, rinomato per il soffice manto può diventare attributo del tatto. La sua pelliccia calda e soffice era molto rara e costosa e veniva indossata da personalità d’alto lignaggio, re ed imperatori compresi, immortalati dagli artisti in sontuosi ritratti con indosso mantelli bordati o foderati d’ermellino.