L’Astrologia la Magia e l’Alchimia nell’Arte

Astrologia, magia e alchimia sono discipline esoteriche(riservate cioè ad una ristretta cerchia di iniziati) che consentono una comprensione unitaria di tutto ciò  che avviene in natura: dai fenomeni astrali, biologici e psichici alla genesi delle malattie, dalla composizione della materia inorganica alla vita degli animali e delle piante.

Dagli albori delle civiltà sino al XVIII secolo esse erano considerate un importante strumento di conoscenza attraverso il quale il sapiente o l’adepto potevano arrivare alla comprensione delle leggi che governavano il cosmo o sondare il mistero della nascita della vita e del destino riservato al singolo individuo. Pertanto occupavano una posizione centrale all’interno del sistema del sapere ed erano avvicinate con un atteggiamento ambivalente, caratterizzato da una mescolanza di timore e rispetto, sia dalle classi dominanti sia dalle masse incolte.

in ambito artistico l’intesse per queste forme di conoscenza è attestato sin Medioevo, in seguito alla rinascita della “fede negli astri” trasmessa dall’Occidente latino dai filosofi arabi. Ne sono una testimonianza i grandi cicli pittorici a carattere astrologico diffusi nelle corti e nei comuni italiani come gli affreschi nel Palazzo della Regione a Padova, basati su una descrizione della volta del cielo di matrice orientale(la cosiddetta sphaera barbarica) o il Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, elaborato alla luce della riscoperta dei classici greci e latini e della loro mitologia.

Le immagini allegoriche e simboliche tra il XIV e il XVI secolo, risentono inoltre, di contenuti esoterici di matrice ermetica, alchemica e cabalistica, discipline strettamente intrecciate che si propongono di sondare gli arcani segreti della vita, mettendo in correlazione la creazione naturale e artistica.
Basti pensare al grande influsso esercitato dalla tradizione del Corpus Hermeticum e alla filosofia platonica nella Firenze medicea, fonte di inspirazione costante per artisti, poeti e pensatori come: da Raffaello a Michelangelo, da Piero di Cosimo a Sandro Botticelli.

Anche l’arte veneta e fiamminga sono animate da interessi di tipo esoterico, mediati dall’incontro con i circoli umanistici italiani d’Oltralpe e dalla diffusione della letteratura ermetica. Tra il XVII e il XIX secolo l’ iconografia esoterica trova un rinnovato impulso nell’ illustrazione dei trattati alchemici e nelle opere visionarie di pittori come Fussli e Blake. Tuttavia, solo nel Novecento alcune correnti artistiche come il surrealismo sembrano riallacciare alcuni principi estetici alla tradizione del passato.

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