Il matrimonio mistico di Santa Caterina di Alessandria

L’opera raffigura il “Matrimonio mistico di Santa Caterina d’Alessandria”, sono infatti presenti i riferimenti classici iconografico-religiosi : la ruota rappresentativa del suo martirio, l’anello che Santa Caterina d’Alessandria, inginocchiata, riceve dalle mani di Gesù bambino è: simbolo nuziale , di voto, di promessa, di fedeltà.














L’opera dipinta con pigmenti ad olio, su supporto in tela sostenuto da telaio in legno con traversa e con quattro angoli rinforzati in epoca successiva, presenta tracce di restauro avvenuto in diversi periodi. Tale restauro può essere soggetto a rimozione al fine di recuperare l’integrità iniziale del dipinto stesso.
Tecnica ad olio su supporto tela
Unità di misura: Altezza: cm 133,5 Larghezza: cm 92,7
AUTORE: anonimo
Indicazione generica: secolo XVII/ XVIII



Parti integranti dello studio effettuato sono le indagini diagnostiche preliminari e la valutazione dello stato di conservazione che permettono di collocare l’esecuzione del dipinto tra il XVII° e la prima metà del XVIII° secolo
La qualità e la maestria nella esecuzione dell’impianto pittorico permettono di formulare l’ ipotesi di attribuzione al Maestro
Ignaz Stern (Mauerkirchen, 1679 – Roma. 1748).
Cenni biografici
Ignaz Stern (italianizz. Ignazio Stella) ,nato a Mauerkirchen, figlio di un pittore tedesco di cui portava lo stesso nome, riuscì ad entrare nella scuola di Carlo Cignani (1626-1719) importante Maestro italiano a Bologna, si trasferì a Roma tra il 1702 ed il 1712 ,poi con una propria bottega a Forlì nel 1713/1714, ed a Lugo di Romagna, per i confratelli dell’Oratorio di Sant’Onofrio, eseguì quattro ovali nel 1716, seppur esistono carteggi che ne documentano rapporti tra la fine del seicento ed i primi del settecento.
Fu artista originale e raffinato, apprezzato per la sua capacità di coniugare l’arte del rococò austriaco con il classicismo emiliano fondendolo con il barocchetto romano, con particolare grazia e dolcezza espressiva. Si stabilì definitivamente a Roma, dal 1724 e fu capostipite di una importante famiglia di artisti romani attivi per cinque generazioni sino al secolo scorso.