FONDO ORO – collezione privata

FONDO ORO – collezione privata

FONDO ORO - collezione privata

SCHEDA TECNICA PRELIMINARE

FONDO ORO – collezione privata :

FONDO ORO – collezione privata: Il fondo oro è una tecnica pittorica che prevede la stesura di foglia oro sullo sfondo dei dipinti. Oggi per estensione si indica con “fondo oro” un dipinto qualsiasi che usa tale tecnica, nonché uno dei settori più ambiti del collezionismo artistico.

Usato nei mosaici

fin dall’epoca paleocristiana, se ne hanno le prime tracce in pittura nell’area bizantina. Venne ripreso in Italia con esempi databili già dal XII secolo. L’oro forniva un colore estremamente luminoso e astratto, che era particolarmente apprezzato nei soggetti sacri per l’effetto mistico. Inoltre aveva uno scopo prettamente devozionale: l’alto costo del materiale era visto come un’offerta alla divinità, che poteva ripagare per alcuni peccati commessi, soprattutto quello di usura. In questo senso era popolare anche l’uso del fondo argento, ma l’ossidazione del materiale rendeva queste opere meno durevoli, infatti se ne sono conservate molte meno.

Dopo Giotto, nel Trecento, si iniziò a preferire sfondi architettonici e paesistici, riducendo gradualmente, in alcune scuole pittoriche, la percentuale di tavola decorata a oro: in questo senso fu molto all’avanguardia la scuola senese.

Con l’avvento del Rinascimento e la piena riscoperta del valore degli sfondi realistici, la tecnica del fondo oro cominciò a cadere in disuso per le opere su tavola, ispirandosi anche agli affreschi, dove per ragioni tecniche non era possibile o comunque era poco indicato stendere l’oro.

Non è chiaro quale sia stato il primo artista a creare una pala d’altare senza il fondo oro: tale primato se lo contendono artisti di scuola fiorentina come Beato AngelicoFilippo Lippi e Domenico Veneziano, con opere databili agli anni trenta-quaranta del Quattrocento.

La tecnica del fondo oro restò in uso comunque ancora a lungo, sia per particolari richieste della committenza, sia per un persistere del gusto arcaico in zone più periferiche e di provincia, almeno per tutto il Cinquecento.

Nelle zone di influenza ortodossa la tecnica non ha mai subito cali di popolarità, venendo tuttora usata nella realizzazione delle icone. – WIKIPEDIA

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