Autoritratto del pittore Ligabue
UNIVERSITA’ Tuscia
Laboratorio di Diagnostica per la Conservazione e il Restauro”Michele Cordaro”
AUTORITRATTO di ANTONIO LIGABUE
ANALISI DEL DIPINTO

INTRODUZIONE
II Laboratorio di Diagnostica per la Conservazione e il Restouro “Michele Cordaro” è stato chiamato ad eseguire indagini diagnostiche non invasive quali riprese fotografiche all’infrarosso in falso colore e in fluorescenza UV allo scopo di meglio caratterizzare i materiali impiegati e la tecnica esecutiva.
MATERIALI E METODI
Le Riprese fotografiche della fluorescenza UV sono state eseguite mediante fotocamera
digitale NIKON D 90. L’irraggiamento UV si è ottenuto mediante tubi Sylvania Blacklighte
Blue F15W/BLB-T8 La registrazione delle immagini è avvenuta collocando innanzi
all’obiettivo i filtri in gelatina della Wratten Kodak N°2B (giallo pallido, che assorbe la
radiazione ultravioletta sotto i 390nm) e 85B (serie ambra dei filtri di conversione per
pellicole a colori) allo scopo di bloccare il passaggio dell’UV riflesso e di attenuare la
dominante blu tipica delle fotografie UV.

Le Riprese fotografiche IR in falso colore sono state eseguite mediante una fotocamera
digitale NIKON D 90. La registrazione delle immagini è avvenuta collocando davanti
all’obicttivo di volta in volta i filtri in gelatina della Wratten Kodak N° 61 (verde scuro di
selezione), No 24 (rosso di selezione, elimina il blu nella fotografia all’infrarosso) N° 87 e N° 87C (serie di filtri di aspetto opaco, usati nella fotografia all’infrarosso per assorbire la luce visibile non necessaria). La superficie pittorica è stata irraggiata tramite lampade al quarzo da 800W
RISULTATI E DISCUSSIONE
Di seguito si riportano i risultati delle elaborazioni derivanti delle indagini diagnostiche non invasive eseguite sul dipinto. Ai fini di una corretta lettura delle tecniche di indagine fotografica (visibile, IR falsi colori ed UV) si mostrano i fotogrammi registrati a confronto.
L’elaborazione delle immagini ha consentito di mettere in evidenza l’utilizzo di alcuni pigmenti elencati di seguito:
I. le immagini a luce visibile ed IR in falsi colori, fig. 3, mostrano per il verde dello sfondo, degli alberi e del colletto della camicia il probabile utilizzo del pigmento verde smeraldo il quale nell’infrarosso ha un viraggio di colore viola acceso.
Per quanto riguarda il blu del fondo, della pennellata in prossimità dell’occhio destro e della punta del naso, dal confronto delle immagini, si può ipotizzare l’uso del blu di cobalto il quale nell’infrarosso vira sul rossastro.
Per quanto riguarda il pigmento di colore rosso del tetto della casetta sullo sfondo, della
punta del naso, delle labbra, della firma dell’autore e in prossimità dell’occhio destro si può ipotizzare l’utilizzo dello stesso materiale, terra naturale, in quanto nell’IR risulta essere in tutti i casi di colore giallo – verde.
2 Dal confronto delle immagini a luce visibile e a luce UV, figura 4, si può osservare la
presenza di ritocchi lungo il bordo sinistro del quadro (zona di colore blu scuro) e il
probabile utilizzo di una lacca sulla punta del naso.
E’ possibile affermare che non sono presenti particolari fluorescenze tranne per una debole fluorescenza presente sul colletto della camicia e in alcune pennellate chiare del fondo. La dominante blu dell’immagine agli UV probabilmente è causata dalla vernice stesa sulla superficie pittorica.
Fotogrammi inediti a cura dello Studio Peritale Diagnostico Verdi Demma














Autoritratto inedito del pittore Antonio Ligabue in fase di studio