Arte e Anatomia

 

 

 

” Necessaria cosa è al pittore ,…di sapere la notomia di nervi, ossa muscoli e lacerti, per sapere nè diversi movimenti e forze qual nervo o muscolo di tal movimento di cagione” Leonardo

L’avanzare degli studi medico-scientifici in maniera più o meno dritta sulla resa anatomica: la prima dissezione di un cadavere pare essere avvenuta agli inizi del IV secolo a. C. presso la scuola medica alessandrina e non mancò di influenzare il nudo ellenistico, che da allora assunse caratteri minutamente descrittivi .

Un interesse per l’anatomia umana accomuna diverse epoche, me è durante il Rinascimento che si registra il suo apogeo. Leon Battista Alberti suggeriva di accoppiare lo studio della statuaria antica all’analisi della natura, consiglio che fecero molti artisti, specialmente fiorentini.

A parte la lezione offerta annualmente dall’Accademia presso l’Ospedale di Santa Maria Nuova, è molto probabile che essi partecipassero alle dissezioni di giustiziati eseguite a scopo scientifico presso l’università fiorentina. Formalmente vietata dalle autorità, la dissezione vera tuttavia praticata personalmente da molti artisti, desiderosi di  indagare la struttura muscolo scheletrica e muscolo nervosa. Alcuni li ricorda il Vasari : Pollaiolo (“scorticò molti uomini, per vedere la notomia sotto”), Michelangelo, Leonardo e Raffaello, Leonardo metteva tuttavia in guardia il “pittore notomista” dal rischio di una pittura legnosa. Tale ricerca si affievolisce nel Seicento, grazie anche all’ausilio di strumentazioni come gli scheletri, mentre soltanto nel Settecento, fanno la loro comparsa le carte anatomiche e gli scorticati.

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