
Un Famoso racconto mitologico narra come Giove si sia trasformato in un cigno per sedurre Leda. Dalla loro unione nasceranno Castore, Polluce, Elena e Clitemnestra.
Sin dall’antichità all’immagine del cigno è legata quella della musica, in quanto si dice che prima di morire l’animale si abbandonasse ad un canto struggente e dolcissimo. Nonostante questa credenza sia stata successivamente smentita da Plinio, l’animale è stato quindi associato ad Apollo e le Muse , in particolare a Erato, che presiedeva alla poesia e alla musica amorosa.
Secondo i mitografi rinascimentali il candido colore dell’animale richiama la luce del giorno e del sole e si contrappone al corvo, simbolo della notte. Per questo motivo talvolta il carro di Apollo può essere trainata da cigni. Anche Venere ha come attributo il cigno, che talvolta conduce al suo carro chi si abbandona ai piaceri dell’amore.
In alcuni bestiari medievali l’animale viene giudicato negativamente poichè, in contrapposizione al candore delle sue piume, la sua carne è nera .Per tale motivo è simbolo dell’ipocrisia. Cesare Ripa, infine, lo ha adottato come attributo all’Augurio buono in virtù di alcuni passi dell’Eneide in cui l’immagine di alcuni cigni gioiosi viene interpretata come un segnale di buon auspicio.