Site icon Alfredo Verdi Demma

La Geografia e i Geografi

Nella pittura rinascimentale troviamo sovente figure più o meno fantasiose di geografi celebri dell’antichità. Una situazione iconografica particolare è quella di Democrito, spesso confondibile con la figura di un geografo in quanto , per il suo spregiudicato relativismo, si è guadagnato si è guadagnato come attributi un volto sorridente e un globo terrestre.Spesso ci appare in coppia con un altro filosofo antico, Eraclito, che invece ha un’espressione opposta: piange più o meno vistosamente, per il suo cupo pessimismo. I due filosofi vengono a rappresentare gli atteggiamenti antitetici antitetici che si possono avere nella visione del mondo, gli eccessi da evitare in un’ideale moderazione.

Nella pittura europea troviamo un buon numero di ritratti di importanti geografi moderni. Si tratta di una sottospecie del ritratto professionale, in cui l’effigiato, pur presentandosi tutto in ghingheri come un vero signore a segnalare lo status conseguito, non può eludere  l’ attributo fondamentale che lo ha reso grande: l’immancabile mappamondo e le carte geografiche.

Più eccezionale ma non meno significativa è la scenetta di Pietro Longhi, la geografia si trova tirata in ballo in uno dei tipici quadretti di genere che sorridono garbati sugli usi borghesi e in questo caso parodiano la diffusione della cultura generale nei parvenus. In Longhi è evidente quello stesso intento  graziosamente sardonico nei confronti  dell’acculturazione delle signore che si trovava già nelle Femmes di Moliere.

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