Site icon Alfredo Verdi Demma

Precedenti classici nell’Arte

Monumento cosidetto di Bocco, re della Mauritaniadal Campidoglio ,I sec a.C., Roma, Musei Capitolini, Centrale Montemartini.

Figure di uomini, donne, giovinetti e bambini alati; possono essere in volo o inginocchiati oppure in piedi presso figure mitologiche o insegne imperiali. 

L’immagine dell’angelo ha un’origine molto antica,  che si presuppone essere pre-biblica, in cui la cultura e la religione ebraica rimasero influenzate dai contatti con gli ambienti egiziani e babilonesi avvenuti nei periodi di cattività. Già presente nella religione zoroastriana, l’idea dell’angelo si  affermò con chiare caratteristiche spirituali di mediatore o rivelatore, unitamente a quella più terrena di messaggero, che nell’evoluzione delle aspettative storiche dell’attesa di un inviato venne accolta anche dal pensiero ebraico.

Parallelamente i contatti trai popoli veicolarono le immagini che a poco a poco presero forme definite, distinte e caratterizzate. Dall’iconografia classica, preesistente al cristianesimo, gli artisti cristiani colsero ispirazione dalle rappresentazioni dei geni alati, i diamones, che come divinità legate agli antenati e ai defunti, proteggevano i morti.

Immagine di altre derivazioni provengono dagli erotes, immagini di putti alati che si rifanno alla rappresentazione di Eros, che avranno molta fortuna nel Rinascimento .L’immagine, infine, della Vittoria alata va certamente  tenuta presente, come diretta derivazione non tipologica (decisamente differenti saranno le connotazioni di sesso e abbigliamento) ma di posture e atteggiamenti.

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