Site icon Alfredo Verdi Demma

“L’Arte Cortese” nel XV secolo

Le richieste e il gusto delle corti rappresentano una parte fondamentale nelle competenze artistiche e nelle scelte stilistiche del Quattrocento europeo. Ogni corte aveva alle proprie dipendenze specialisti nei diversi tipi di produzione artistica, letteraria o musicale: il pittore ufficiale era il responsabile dell’immagine del signore e del raffinato mondo aristocratico che lo circondava.

Tra i compiti c’erano l’esecuzione del ritratto del signore e degli altri cortigiani, la stesura di cicli di affreschi nelle residenze più importanti , la realizzazione di pale di altare o altri dipinti di specifica valenza dinastica; ma queste attività si alternavano con opere effimere: allestimenti di feste e tornei, organizzazione di scenari teatrali ,esecuzione di bandiere e drappi ornamentali, progettazioni di mobili disegni abiti e costumi, illustrazione di codici miniati , produzione di scudi, armature, insegne araldiche, carte da gioco e oggettistica varia, inclusi “preziosi articoli da regalo” da inviare ad altre corti per suscitare ammirazione, emulazioni o anche semplicemente invidia.

Al pittore era affidata anche la regia di occasioni speciali come banchetti solenni, ricevimenti e accoglienza di nobili ospiti. L’artista di corte del Quattrocento era anche un designer,un grafico pubblicitario un copywriter, uno stilista: insomma un’artista globale, la cui sfera di attività aveva un’ampiezza davvero notevole, che rendeva indispensabile il lavoro di grupppo e l’organizzazione di una bottega polivalente, in grado di padroneggiare tecniche e materiali.

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