Site icon Alfredo Verdi Demma

Il Pomander

Pomander erborista San Giovanni

Fra gli oggetti più stravaganti inventati dalla sfrenata fantasia rinascimentale vi è il pomander, piccolo contenitore sferico diviso in spicchi apribili contenenti spezie ed essenze.

Nel Cinquecento la scarsa diffusione delle pratiche igieniche suggeriva l’uso di camuffare gli odori sgradevoli coprendoli con profumi ed essenze,  a tale scopo  si usava profumare i gioielli tradizionali: collane, bracciali, orecchini e bottoni con paste odorose di muschio e ambra grigia.

Il pomander tuttavia non era un semplice gioiello profumato, chè esso doveva essere un vero e proprio contenitore per le paste profumate. La funzione del profumo, non si limitava a coprire gli odori sgradevoli, dal momento che a esso si attribuiva il potere di disinfettare l’aria nel caso di pestilenze e epidemie e pertanto di allontanare il contagio.

Va forse ricordato anche  il concetto, caro alla magia naturale astrologica, che ogni astro esercitante la propria energia  su un certo numero di erbe, di animali e di minerali  conferendo loro la capacità di trasmettere tale influenza sugli esseri umani. E’ dunque possibile che la scelta di paste odorose nel pomander rispondesse anche ai criteri della medicina astrologica per dotare il proprietario di energie planetarie positive contro malattie e forze del male.

L’uso del pomander appare documentato, seppure non con molta frequenza, nei ritratti fra XVI e XVII secolo.

Exit mobile version