Come diretta derivazione del giardino dell’Eden, la rappresentazione del Paradiso é stata semplificata con elementi simbolici di esso.
Da qui già nelle prime raffigurazioni, sia nell’idea di Paradiso terrestre sia come prefigurazione del Paradiso celeste, fin dall’epoca paleocristiana l’acqua – la fontana o la sorgente-é uno dei primi elementi caratterizzanti a fare la sua comparsa.
All’interno del giardino la presenza dell’acqua é fondamentale: la sorgente fatta scaturire da Dio nel giardino dell’ Eden é simbolo della vita eterna é fonte inesauribile e ancora simbolo di rinascita. Per questa ragione ben presto nelle rappresentazioni del giardino si aggiunge anche una sorgente, da cui nascono i quattro fiumi del Paradiso un grande vaso con l’acqua della vita a cui si abbeverano gli animali, simbolo dei credenti.
Col tempo l’immagine della sorgente o del vaso, viene sostituita da vere e proprie fontane seguendo il gusto architettonico e di arredo dell’epoca. Grazie anche alla lettura del Cantico dei Cantici la fontana, messa in relazione al giardino, chiuso e protetto ha larga diffusione iconografica a partire dal Medioevo. Questo anche in concomitanza di con l’uso di realizzare giardini privati, a cominciare dai Conventi con specifiche caratteristiche simboliche.