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Girasole

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Grazie alla caratteristica di rivolgersi sempre verso il sole, il girasole ha assunto il significato di devozione, ed é stato identificato con il fiore in cui si era trasformata Clizia.

Clizia é una delle giovani fanciulle amate dal dio del sole Apollo e da lui successivamente ripudiata per amore di Leucotoe, figlia del re babilonese Orcamo. Il dio riesce con un sotterfugio ad avvicinarsi alla figlia del ree a sedurla;Clizia ingelosita e offesa si reca immediatamente da Orcamo a riferire quanto accaduto. Il re in preda al furore, ordina di seppellire la figlia viva in una profonda buca. Disperato, Apollo cosparge la tomba dell’amata di nettare profumato: dalla terra nascerà l’incenso. Dal canto suo Clizia, ormai in preda alla disperazione, passa i suoi giorni a seguire con lo sguardo il percorso del carro dell’amato dio finché, ormai consumata dal dolore, si trasforma nel fiore che ha la caratteristica di svolgersi sempre verso il sole. In realtà Ovidio non chiarisce di che specie di fiore si tratti, ma si limita a dire che si tratta di un fiore viola, identificato ora con l’eliotropio ora con la calendula.

Il girasole era aquei tempi ancora sconosciutio ed è stato importato dalle Americhe nel XVI secolo.

Sono dunque i pittori barocchi che raffigurano questo mito identificando il fiore di Ovidio con il girasole, che per questo motivo ha assunto il significato di incondizionata devozione

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