Dipinto su tela a firma De Pisis – interno di cantina
Certificazione di Autenticità del dipinto a firma De Pisis titolato “Interno di cantina”
Il percorso dello studio in sintesi:
Provenienza: la sicurezza della provenienza avvenuta attraverso acquisizione in seguito ad alienazione per conto del Tribunale Civile di Roma. Storicizzazione: il dipinto fu esposto in una mostra collettiva (marzo 1967) organizzata dalla più importante galleria cortinese dell’epoca: “Galleria Selene” sita in Largo delle Poste, oggi sede del Comune di Cortina (documentazione apposta sul retro).
Dall’ultimo acquisto il dipinto è apparso in pubblico nel 2013 per presentare la campagna di studi scientifici eseguita per una maggiore comprensione tecnica dell’opera stessa.
Indagini diagnostiche: rivelano punti fondamentali per certificare l’autenticità dell’opera.
Stato di conservazione: il dipinto è mancante di cornice ed il suo stato di conservazione seppur non ottimale (come le indagini di seguito dettagliano) si presenta in prima tela e nel suo telaio originale. Si presenta nella sua patina e con le sue velature originali.
Il dipinto presenta diverse particolarità che lo hanno reso maggiormente interessante ai fini della paternità artistica: la firma dell’autore apposta più volte (sul fronte, sul retro, sul telaio e sulla tela), il luogo, la data.
Tramite indagini diagnostiche viene evidenziato sul retro del dipinto l’autoritratto dell’artista.
Lo studio della modalità di esecuzione del dipinto evidenzia la tecnica usata dall’artista definita “a zampa di mosca”, dove la sovrapposizione materica si alterna alla mancanza totale di pigmenti creando contrasti di luce e di colore.
Valore dell’opera, valore di mercato.
Foto IR falso colore
Il principio della tecnica infrarosso in falso colore consiste nell’ottenere un’immagine del dipinto escludendo la componente di luce blu e aggiungendo la componente infrarossa. Falso poiché
si forma con il contributo della riflessione dalla superficie della radiazione infrarossa non percepibile all’occhio umano.
La riflessione all’infrarosso è diversa per superfici che noi percepiamo dello stesso colore, ecco che allora con questo metodo le zone dipinte con uno stesso colore ma di composizione chimica differente appaiono di colore diverso.
Ne segue che stesure pittoriche, cromaticamente simili nel visibile, ma realizzate con pigmenti aventi diversa natura chimica, possono apparire nell’immagine a falsi colori ben differenziate se hanno un diverso comportamento spettrale nell’infrarosso.
Nella realtà, però, non sempre esiste una corrispondenza biunivoca tra una sostanza o tra mescolanze (es.: pigmento) e falso colore associato.
Infatti, molto spesso materiali diversi possono dare sfumature di falso colore simili tra loro, oppure, lo stesso composto, al variare di una serie di parametri al contorno (concentrazione, purezza, provenienza, ecc.), presenta tonalità di falso colore distanti tra loro.
Ne segue che la tecnica in infrarosso falso colore non può essere considerata specifica per l’identificazione dei vari composti e pertanto integrata con altre indagini analitiche.
Video : “Interno di cantina” a firma De Pisis
IR falso colore interno di cantina
INDAGINI DIAGNOSTICHE NON DISTRUTTIVE
Laboratorio di Diagnostica per la Conservazione e il Restauro “Michele Cordaro” – UNITUS