Site icon Alfredo Verdi Demma

L’Angelo custode nell’Arte

 

Un angelo che accompagna un bambino per mano. Può essere raffigurato mentre insegna la preghiera, indica il cielo o protegge dal male con uno scudo. L’esistenza per ogni uomo di un angelo custode che lo abbia in affido, dalla nascita fino alla morte, è basata su alcuni passi di testi biblici, a partire dal libro di Giobbe(” Un angelo presso di lui un protettore tra mille, per mostrare all’uomo il suo dovere”), dalle vicende di Tobia, quando l’angelo stesso spiega che gli è sempre stato vicino , e delle parole di Gesù riportate dal Vangelo di Matteo “Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perchè vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli” Nel IV secolo San Basilio di Cesarea sostiene che ogni essere umano ha al suo fianco un angelo che come protettore e pastore lo conduce alla vita.

L’iconografia dell’ angelo custode deriva in parte dall’iconografia degli Arcangeli Raffaele e Michele: il primo che accompagna il piccolo Tobbiolo ed il secondo che sconfigge il demonio. Con larga diffusione popolare del XVII  in seguito alla pubblicazioni di testi sulla devozione dell’angelo custode a allinserimento, per volontà di Paolo V , della festa degli angeli custodi nel calendario generale, la raffigurazione dell’ angelo custode si è definita con la presenza di un bambino che l’angelo protegge dal male, spesse volte con un grande scuso , e accompagna sulla via del bene.

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